A chi vive la mia stessa esperienza augurerei la mia forza e la mia voglia di vivere. Bisogna avere una forza mentale propria. La stomia va accettata: se non l’accetti non vivi. È una cosa che mi sono trovata a condividere spesso in ospedale, con altre persone che dovevano affrontare l’intervento. Bisogna imparare a sdrammatizzare, a prendere le cose alla leggera e non focalizzarsi sulle cose brutte. Capitano momenti in cui ci si sente vulnerabili, ma bisogna superarli, impedendo che prendano il sopravvento, e possano portare alla depressione. Devi accettare tutto e non devi preoccuparti del giudizio degli altri. Con la stomia si può vivere bene e io lotto tutti i giorni per vivere. E devo farlo per me e per le persone che mi vogliono bene.
Se sono viva lo devo a mio figlio e non è un modo di dire. Sento pertanto di ringraziare lui, il mio ex marito che è come un fratello, mia sorella e mia cugina Denise. In una parola: la mia famiglia. A livello medico ringrazio Monica Bullitta, la mia stomaterapista, che mi ha seguito dall’inizio; il Professor Madonia, il Dottor Soggia e l’intero ospedale di Alghero.
AP-73795-ITA-ITA